Sezione aurea
2010
L’opera interpreta criticamente i canoni di bellezza attuali che prevedono donne troppo magre.
La seduta, pensata per un fruitore che occupa uno spazio minimo, diviene la metà. La sezione dipinta color oro spinge all’estremo la lettura dell’opera facilitandola: come un rebus semplicistico su un problema complicato e difficile da risolvere. Il titolo dell’opera richiama ironicamente i canoni di bellezza della scultura nell’antichità.
La seduta, pensata per un fruitore che occupa uno spazio minimo, diviene la metà. La sezione dipinta color oro spinge all’estremo la lettura dell’opera facilitandola: come un rebus semplicistico su un problema complicato e difficile da risolvere. Il titolo dell’opera richiama ironicamente i canoni di bellezza della scultura nell’antichità.