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UNA MOMENTANEA ETERNITA’
Come tutti gli oggetti del mondo, l’architettura appartiene al tempo. Prima ancora che un’opera venga completata, dal momento stesso in cui inizia a possedere un corpo fisico, essa subisce continue trasformazioni, processi lentissimi e graduali o subitanei e rapidissimi. Nella natura stessa della materia è implicita la suscettibilità del cambiamento, ovvero il destino ineluttabile del mutare di tutte le cose sottoposte al tempo.
Tre progetti ambientati nella baia di Santa Caterina di Pittinuri (OR): ll cuore delle cose, Entula, Il giardino d’architettura.
 
A MOMENTARY ETERNITY

Like all the objects in the world, architecture belongs to time. Even before a work is completed, from the moment when it begin to have a physical body, it undergoes continuous transformations, slow and gradual processes or sudden and very rapid ones. In the nature of the subject is implicit the susceptibility of change, that is the inevitable fate of the change of all things subjected to the course of time.

Three projects set in the bay of Santa Caterina di Pittinuri (OR): The heart of things, Entula, The garden of architecture.





ENTULA

Di colore bianco, non invasivo né per colore che per dimensioni, questo rifugio vuole somigliare ad un sasso levigato dal vento e trasportato da chissà dove. Il vento continuerà a trasportarlo lungo la piccola baia, lasciando che la sua corsa s’arresti al calar del vento: i piccoli fori sulla sua superficie lasceranno effimere tracce in rilievo sulla sabbia, che con un soffio spariranno per essere nuovamente riscritte all’infinito. Il nome del rifugio, Entula, significa vento nella lingua sarda. Abbiamo voluto in questa maniera rendere omaggio alla nostra terra.


ENTULA
White, non-invasive neither for color nor for size, this shelter wants to look like a pebble smoothed by wind and transported from who knows where. The wind will go on carrying it along the little cove, stopping its race when the wind will go down; small holes on the surface will leave ephemeral traces on the sand, that will disappear with a puff, to be rewritten again to infinity.  Shelter’s name, “Entula”, means wind in the Sardinian language. By this way we wanted to pay tribute to our land.


IL CUORE DELLE COSE
Dietro l’apparente immobilismo delle pietre, affiora nell’architettura del “Cuore delle Cose”, la leggibilità del processo, lento e ineluttabile, di trasformazione insito nella natura d’ogni cosa. 
Di fronte al Cuore delle cose” precipitiamo dolcemente nelle dimensioni dell’eterno e dell’infinito, dove si fa strada la consapevolezza che la realtà intorno a noi è in progressiva, inarrestabile trasformazione e che la fine apparente di ogni consistenza prelude, senza soluzione di continuità, a manifestazioni sempre diverse di qualcosa che si rinnova.
La pietra si sfalda, e nei millenni produce sabbia che, ricompattandosi, genera forme prima inesistenti e pronte, infinite volte ancora, a lasciarsi consumare. Il linguaggio di questo rifugio è essenziale, fatto di sostanza che sgretolandosi si spoglia nel tempo della forma originaria per mostrare il vero “cuore” dell’architettura, celato al suo interno. L’uomo progetta una forma interna che sarà il mare ed il vento con la loro azione erosiva a scolpire, rivelare.
Il progettista semina e abbandona l’architettura al suo divenire, la natura coltiva questo messaggio per poterlo trasmettere a chi visiterà questo luogo nel tempo.


THE HEART OF THINGS
Behind the apparent immobility of stones, the readability of the slow and inevitable process of transformation in the nature of all things outcrops in the architecture of “The Heart of things”.With The heart of things, we fall gently into the dimensions of eternal and infinite, where there is a growing awareness that the reality around us is in a progressive, irreversible transformation and the apparent end of each consistency preludes, without solution of continuity, always different manifestations of something that is renewed.The stone flakes off and during millennia produces sand that, regrouping itself, generates forms did not exist before, ready to be consumed countless times again. The language of this shelter is essential, made of substance that, crumbling, takes off his original form, over time, to show the true “heart” of architecture, hidden inside. Mankind designs an internal form that will be the sea and the wind with their erosion to sculpt, to reveal.
The designer sows and abandons the architecture to its becoming, the nature cultivates this message in order to transmit to those who will visit this place in the course of time.



IL GIARDINO D’ARCHITETTURA
La casetta con il tetto a spiovente a falde inclinate a 45° che tutti abbiamo disegnato almeno una volta nella vita, rappresenta il prototipo di casa familiare nel mondo, basti pensare ai disegni dei bambini. Il suo tetto è costruito in quella maniera appositamente per scacciare il più velocemente possibile la pioggia e la neve. Difatti questo modello di casa è tipico dei paesi del nord, mentre al sud le coperture delle case sono solitamente piatte, proprio perché la differenza di clima -prevalentemente soleggiato durante tutto l’anno - lo permette. Ora, ragionando sul fatto che al nord le piogge sono sempre abbondanti e al sud invece scarseggiano con gravi ripercussioni di siccità, il tetto a falde inclinate, in Sardegna proprio non occorre. Occorrerebbe piuttosto un’architettura adatta a raccogliere l’acqua piovana e non a respingerla.
La differenza è tanta tra nord e sud che la casetta in questione, ribaltata, è perfetta per contenere. Il suo tetto affondato nel terreno è un efficiente serbatoio e l’architettura della casa così al rovescio appare quasi come la talea di una pianta, che aspetta solo di crescere. Abbiamo deciso che le casette, tre in tutto, rappresenteranno tre tipi di alberi presenti nella zona di Santa Caterina di Pittinuri, Cuglieri (OR) che hanno come caratteristiche principali quella di dimettere la loro tradizionale livrea verde per una più colorata che accompagna la stagione delle piogge. Ai colori degli alberi saranno associati dei metalli, che una volta ossidati per mezzo della pioggia disegneranno sulle facciate esterne dell’architettura gli alberi in autunno. Una sottile lamina di metallo posta sottopelle trasuderà per mezzo della pioggia in un processo di ossidazione che colorerà la facciata nel tempo. Questi sono il Ginepro Coccolone, un sempreverde associato al verderame, il Pero Selvatico che diviene rosso associato al ferro arrugginito e l’Acero Minore che diviene giallo come l’ottone brunito.
La funzione principale sarà quella di rifugio, dove all’interno si potrà esperire ed ammirare gli effetti della pioggia, mentre all’esterno si potrà notare un incremento della vegetazione attorno per merito della seconda funzione che è quella di raccolta dell’acqua piovana.

THE GARDEN OF ARCHITECTURE

The house with the gable roof, with inclined flap at 45°, that we all have drawn at least once in life, is the prototype of a family house in the world, just think of the children's drawings. Its roof is built in that way purposely to drive out rain and snow as fast as possible. Indeed, this model of house is typical of the northern countries, while in the south houses usually have flat roof, because the difference in climate - mostly sunny all year long – permits it. So, thinking of the fact that in the north it rains a lot and in the south, on the contrary, rain lacks with serious effects of drought, gable roof is definitely not necessary in Sardinia. It’s necessary to have an architecture able to collect rainwater and not to reject it.
There is so much difference between north and south that the this house, if reversed, is perfect to hold rainwater. Its roof, sunk into the ground, is an efficient tank and the architecture of the house, upside down, looks like the cutting of a plant, that is just waiting to grow up.
We decided that the houses, three in all, will represent three types of trees that are present in the area of Santa Caterina di Pittinuri, Cuglieri (OR) that have as their main features to leave their traditional green livery for a more colorful one during the rainy season. Colors of the trees will be associated with metals that, once oxidized by the rain, will draw trees in autumn on the frontage of the architecture.
A thin metal foil placed under the skin will exude through the rain with an oxidation process that will color the frontage in the course of time. These are the “Ginepro Coccolone”, an evergreen tree associated with verdigris, the “Pero Selvatico”, that becomes red associated with the rusty iron, and the “Acero Minore”, that becomes yellow as the burnished brass.
The main function will be to become a shelter, where inside you can experience and enjoy the effects of rain, while outside you will notice an increase in the vegetation around, thanks to the second function, that is to collect rainwater.

Progetto di tesi specialistica a cura di Eleonora Todde, M.Daniela Manca e M.Francesca Manca, Politecnico di Milano. Consultabile anche sul sito della rivista Abitare: http://www.abitare.it/en/architecture/politecnico-di-milano-05-2010-francesca-manca-daniela-manca-eleonora-todde-una-momentanea-eternita%E2%80%99/



Progetti architettonici sperimentali
a cura di Eleonora Todde, Daniela Manca e Francesca Manca


Entula
2010
Il cuore delle cose
2010Il giardino d'architettura
2010
La casa di tessuto e l'abito di cemento / trame di architettura
2007




Eleonora Todde, appartamento. Cagliari, Italia