Disattese
2010
Tela, cerniera lampo/vernice
Tela, cerniera lampo/vernice
Una provocazione parodistica dell’opera di Lucio Fontana: “Concetto Spaziale, Attese”. Con i suoi tagli sulla tela e la poetica dello Spazialismo, egli ha aperto la strada ad un nuovo modo di concepire la pittura, andando oltre lo spazio bidimensionale. Dopo quell’opera, l’arte non fu mai più la stessa: non più schiava del virtuosismo, si concesse il lusso dell’intuizione, dello scandalo, del guizzo intellettuale, della denuncia. Meraviglia per l’intelletto o eccessivamente licenziosa e discutibile, l’arte dovrebbe continuare ad essere educativa e non il contrario; per questo a quelle ferite inferte da Lucio Fontana voglio porre rimedio, ironicamente, immaginando che se non fossero mai state aperte, probabilmente l’arte sarebbe ancora comprensibile ai più.
In particolare l’opera ripresa è “Concetto spaziale, Attesa”, del 1964-65 per la sua perfezione formale, per la simmetria, per la semplicità e raffinatezza di un solo taglio.